DPE: Publications

Briefing Papers - Italian

Sistemi d’identificazione permanente nel settore della Pubblica Amministrazione

Autore: Dov Winer, Israel National Library

Translated by Luca Polidoro

Un identificatore e una etichetta che consente di reperire una risorsa. Numeri di carta d’identita, impronte digitali, numeri di telefono, indirizzi stradali, nomi propri, coordinate geografiche, international standard book numbers (ISBN), tutti questi sono identificatori. Qui tratteremo degli identificatori di oggetti digitali, creati, modificati e resi accessibili nel corso delle attivita delle pubbliche amministrazioni. In Internet, l’identificatore piu noto e lo Uniform Resource Locator (URL) che consente agli utenti di localizzare la risorsa elencando protocollo, nome del dominio e, in alcuni casi, la collocazione del file. Un identificatore permanente, come suggerisce il nome, e un identificatore che permane nel tempo. Dovrebbe almeno essere univoco a livello mondiale e dovrebbe sopravvivere alla risorsa stessa. Gli URL, sebbene utili, non durano a lungo. Rappresentano solo un collegamento alla collocazione della risorsa nel momento in cui sono citati, se la risorsa viene spostata non funzionano piu. L’identificazione permanente di una risorsa e cruciale nell’assicurare l’affidabilita del recupero. La validita di un sistema informativo e la sua affidabilita dipendono dal fatto che le risorse siano quindi effettivamente reperibili dall’identificazione permanente.

Open the Report [PDF, 334 KB], Published 20th March 2009

Il modello dati di PrestoSpace

Autore: Giorgio Dimino, RAI Research Centre

Uno dei temi principali del progetto PrestoSpace riguardava lo studio di tecniche finalizzate a migliorare l’accesso a grandi collezioni di materiale audiovisivo. In questo breve articolo vengono descritte le caratteristiche salienti del modello dati sviluppato.

Open the Report [PDF, 404 KB], Published 20th March 2009

INTEROPERABILITA Un concetto chiave su larga scala per biblioteche digitali durature.

Autore: Stefan Gradmann, Humboldt-Universität zu Berlin

Translated by Elettra de Lorenzo

L’interoperabilita e una qualita essenziale per le strutture informative confederate, che si occupano di settori diversi della conoscenza e con un impegno sul lungo periodo. Tuttavia, l’utilizzo e l’effettiva portata di questa caratteristica sono molto diversi da una realta di lavoro ad un’altra: l’interoperabilita puo essere intesa come una possibilita informatica legata ad una ricerca particolare oppure come una funzione piu ampia, in un ambiente istituzionale o nella prospettiva del singolo utilizzatore, riguardare possibilita multilinguistiche o di protocolli e altri strumenti tecnici. Si puo considerare l’interoperabilita anche da diversi livelli d’astrazione: da una semplice ricerca i dati ad un’operativita semantica. Questo articolo riassume alcuni filoni di ricerca, indica alcuni frameworks relativi a questo argomento e lo presenta nel contesto strategico di Europeana.

Open the Report [PDF, 365 KB], Published 20th March 2009

Considerazioni sulla conservazione dei blog

Authori: Carolyn Hank, Laura Sheble and Songphan Choemprayong, School of Information and Library Science, University of North Carolina at Chapel Hill

Translated by Alessandra Giovenco

I blog sembrano proliferare ovunque ultimamente, ma dobbiamo chiederci cosa ci riservera il domani (e il giorno successivo e quello dopo ancora...). La questione se i blog meritino o meno di essere conservati, al di la delle azioni intraprese dai rispettivi autori, e oggetto di opinioni differenti. Questo documento non e un contributo a quel tipo di discussione, piuttosto offre una panoramica delle questioni che le organizzazioni impegnate nella pianificazione di programmi di conservazione dei blog devono tenere in considerazione. I blog sono il prodotto di una rete di partecipanti: gli autori stessi, i service provider e il pubblico dei lettori. Nel presente abstract sono discusse alcune proprieta fondamentali dei blog e le caratteristiche e i comportamenti di questi partecipanti, che possono incidere sulle attivita di conservazione.

Open the Report [PDF, 292 KB], Published 20th March 2009

Gli Identificatori Persistenti per i Beni Culturali

Authori: Emanuele Bellini, Chiara Cirinna et Maurizio Lunghi

E risaputo che le risorse di Internet tendono ad avere una vita breve; la loro identificazione e localizzazione permanente pone problemi complessi, che riguardano questioni tecnologiche e organizzative, che implicano la citazione, il reperimento e la preservazione delle risorse culturali/scientifiche. Questo non e solamente un problema tecnico: l’identificazione degli oggetti digitali persistenti, incluso testi, musica, video, fotografie, documenti scientifici e cosi via, e ancora uno dei maggiori problemi che ostacolano l’uso di Internet come una piattaforma affidabile per la ricerca e la disseminazione di contenuti culturali e scientifici.

Open the Report [PDF, 361 KB], Published 16th March 2009

Un centro per i dati mondiali del clima: conservazione dei dati degli Earth System Model

Autore: Michael Lautenschlager, Model and Data / Max-Planck-Institute for Meteorology, Hamburg, Germany

Translated by Giorgio Trumpi

L’aumento delle capacita di calcolo per la produzione di dati dei modelli di simulazione del sistema Terra ha creato nuove sfide per la loro archiviazione e conservazione a lungo termine. Non tutti i dati prodotti dal sistema possono essere conservati in un in un archivio di lungo periodo. Un nuovo concetto di archivio sviluppato dall’ICSU (International Council for Science) World Data Center for Climate (WDCC) separa l’archiviazione dei dati, includendo una data di scadenza a livello di progetto scientifico, e l’archivio documentato di lungo periodo. Questo nuovo sistema produce un archivio di lungo termine completamente documentato e qualitativamente controllato con un catalogo dati ricercabile.

Open the Report [PDF, 124 KB], Published 11th March 2009

Conservazione delle basi di dati: la sfida internazionale e la soluzione dell’ Archivio Federale Svizzero

Autore: Amir Bernstein, Swiss Federal Archives

Translated by Maria Teresa De Gregori

Una gran parte delle informazioni amministrative e registrata in basi di dati. La sfida di oggi consiste nel conservare l’informazione e renderla accessibile per gli anni a venire, garantendo la trasmissione della conoscenza, ma anche la sostenibilita per le amministrazioni. La mancanza di standardizzazione ha reso fino ad ora molto complessa l’archiviazione del contenuto delle basi di dati. L’Archivio Federale Svizzero ha sviluppato un nuovo formato basato sul linguaggio XML che consente la conservazione a lungo termine del contenuto delle basi di dati relazionali. SIARD (Software-Independent Archiving of Relational Databases) offre una soluzione unica per la conservazione dei dati, dei metadati e delle relazioni tra di essi in un formato conforme allo standard ISO.

Open the Report [PDF, 255 KB], Published 24th February 2009

L’evoluzione professionale nella conservazione digitale: una necessita di lunga durata

Autore: Ross Harvey, Charles Sturt University

Translated by Gea Campanale

La tutela e la conservazione digitale sono settori in rapida evoluzione. Per operare in modo efficace, il personale che lavora in questi settori deve aggiornare continuamente le proprie conoscenze e competenze. La formazione e sempre piu trasmessa attraverso le tecnologie di apprendimento “online”, e la rapida evoluzione dell’ambiente collaborativo del Web 2.0 offre ulteriori possibilita. Il contesto dell’ “elearning” offre opportunita di formazione da cui puo derivare l’unione della teoria e della pratica, necessarie per una tutela e conservazione digitale efficaci. Esso e particolarmente appropriato per rispondere ai bisogni di formazione di lunga durata del personale operante in questi settori.

Open the Report [PDF, 246 KB], Published 12th February 2009

Contenuti multimediali per il multicanale

Autore: Paolo Nesi, DISIT, University of Florence

Translated by Linda Ciacchini

In accordo con le esigenze dell’utente, la modellazione e la distribuzione dei contenuti stanno cambiando rapidamente. Gli utenti hanno un facile accesso ai contenuti digitali da una pletora di dispositivi diversi che vanno dai PC ai telefoni cellulari, console di videogioco e televisori. Questa tendenza ha avuto un grande impatto sia sul ciclo di vita dei contenuti digitali, sia sui modelli e formati prodotti che possono essere recuperati da Internet. In questo contesto, la produzione di contenuti per il multicanale e successivamente, di contenuti in formati interoperabili e il loro adattamento per i diversi dispositivi, stanno diventando sempre piu rilevanti. I formati multicanale e interoperabili saranno i principali medium in grado di fornire funzionalita agli utenti e ridurre la complessita nella loro produzione e distribuzione di contenuti. A tal fine, un’analisi dello stato dell’arte e stata eseguita in modo di individuare le principali tendenze.

Open the Report [PDF, 246 KB], Published 12th February 2009

Gli usi dei metadati nella pubblica amministrazione

Autore: Adrian Cunningham, National Archives of Australia

Translated by Linda Ciacchini

Gestire in modo efficiente l’enorme quantita di dati della pubblica amministrazione richiede lo sviluppo e lo spiegamento di robusti, sostenibili e interoperabili sistemi di metadati. Le pubbliche amministrazioni necessitano di metadati per gestire, comprendere, consentire l'accesso, e preservare il loro vitale patrimonio di dati nel tempo e in tutti i settori di utilizzo. Le diverse comunita di operatori concepiscono i metadati in modo diverso a seconda dei diversi modi di utilizzarli. I professionisti ICT concepiscono i metadati come dati che descrivono dati e sistemi di dati: cioe la struttura dei database, le loro caratteristiche, la localizzazione e l'uso. I professionisti della gestione delle informazione, al contrario, trattano i metadati come informazioni strutturate che descrivono e/o consentono di trovare, gestire, controllare, comprendere o conservare altre informazioni nel corso del tempo. In altre parole, i metadati documentano il contenuto, il contesto e la struttura delle risorse informative al fine di supportare l’uso attuale di queste risorse.

Open the Report [PDF, 240 KB], Published 12th February 2009

A LOCKSS: Restituire ai bibliotecari la custodia del contenuto dei periodici

Autore: Adam Rusbridge, UK LOCKSS Technical Support Officer, HATII University of Glasgow

Translated by Daniele Metilli

Nel corso dell’ultimo decennio, le biblioteche hanno sempre piu modificato l’accesso ai periodici dalla carta stampata al digitale. La preferenza degli utenti per il contenuto online, la domanda dei lettori per contenuti piu estesi, e l’aumento dei costi degli spazi di alloggiamento nelle biblioteche hanno contribuito a questo cambiamento. Tuttavia, gli attuali modelli di distribuzione degli editori obbligano gli utenti ad accedere ai contenuti conservati su un server web centralizzato e mantenuto dall’editore. L’approccio LOCKSS (per “molte copie rendono il materiale sicuro”, o Lots of Copies Keep Stuff Safe [1], [8]) aiuta le biblioteche a divenire nuovamente le custodi degli asset dei periodici, mantenendo al tempo stesso le restrizioni stipulate dall’editore sugli accessi e le licenze.

Open the Report [PDF, 336 KB], Published 2nd February 2009

L’open source nell’accesso digitale persistente

Autore: Robert Neumayer, Vienna University of Technology

Translated by Paolo Tentori

L’open source (codice sorgente aperto, n.d.t.) sta nell’ambito della promozione dell’ open access (libero accesso, n.d.t.) nella produzione di un prodotto, concezione di processi o realizzazione del prodotto stesso. E’ usuale soprattutto nell’ambito del software e comporta la piena disponibilita del codice sorgente e del sistema operativo. Buoni esempi di ‘codice sorgente aperto’ nell’ambito delle applicazioni internet sostenute dalla fondazione Mozilla sono Firefox e Thunderbird. Si menziona spesso il concetto di ‘open source’ nell’ambito dell’accesso digitale persistente perché e proprio in quest’ambito che gli standard aperti giocano un ruolo importante. Le specifiche di formato dei documenti ed i documenti stessi possono essere costruiti con codice open source e far riferimento a standard di libero accesso (open access). L’insieme di open source + open access risponde egregiamente ad un alto numero di bisogni nell’ambito della conservazione digitale, ma a ben guardare non puo essere assunto come soluzione universale a tutti i problemi.

Open the Report [PDF, 294 KB], Published 17th December 2008

Portico: un approccio collaborativo alla Conservazione

Eileen Fenton, Portico Executive Director

La ricerca e l'insegnamento non sono possibili senza un accesso affidabile alla cultura accademica accumulata nel tempo e la conservazione sicura dei relativi record. Nel mondo della stampa la responsabilita della conservazione e legata alla proprieta ed e stata tradizionalmente una funzione della biblioteca. Nell'era digitale, tuttavia, il legame tra proprieta, conservazione, e accesso e spezzato. Inoltre, la grandezza e complessita dell' infrastruttura tecnologica, del know-how specializzato e dei processi di controllo della qualita necessari a preservare le risorse elettroniche accademiche superano quello che puo essere sostenuto da qualsiasi bilancio di biblioteca individuale o istituzionale, rendendo essenziale la collaborazione. Con il sostegno di imprese di collaborazione come Portico, le biblioteche e gli editori possono contribuire ad una infrastruttura condivisa, che supporta una soluzione reciprocamente vantaggiosa e un obiettivo apprezzato - la conservazione efficace e a lungo termine della letteratura accademica pubblicata in forma elettronica.

Open the Report [PDF, 238 KB], Published 5th December 2008

La tutela dei contenuti audiovisivi digitali

Richard Wright, Research & Innovation, BBC

Le registrazioni audiovisive (AV) del ventesimo secolo sono a rischio e la digitalizzazione e una soluzione che ha portato un nuovo problema: la conservazione dei contenuti digitali AV. Questi file hanno delle caratteristiche (grandezza, formati specifici) non adeguatamente presi in considerazione dalla tecnologia attuale. Si possono raccomandare gli interventi migliori (secondo quelle che sono le ‘best practices’), ma sono necessari tre cambiamenti principali: 1) le collezioni AV devono essere inserite nelle collezioni digitali esistenti ed usare la tecnologia per la conservazione digitale; 2) l’evoluzione tecnologica deve tener conto dei media datati; 3) i supporti di massa e in generale le tecnologie dell’informazione devono evolversi tenendo in considerazione i bisogni specifici del settore audiovisivo.

Open the Report [PDF, 246 KB], Published 5th December 2008

La valutazione dei documenti scientifici: una sfida

John Faundeen, U.S. Geological Survey, Earth Resources Observation and Science Center

Determinare l’importanza di un lavoro letterario o di un documento storico puo essere difficile. Proiettare questa stima nel futuro puo essere ancora piu scoraggiante. Determinare il valore attuale e futuro di un lavoro scientifico e come una sfida. Questa relazione esamina come la funzione di valutazione della gestione di documenti puo aiutare a determinare il valore, nel lungo periodo, di documenti scientifici. I vari metodi impiegati sono sinteticamente esposti per illustrare i punti comuni nei differenti approcci.

Open the Report [PDF, 243 KB], Published 5th December 2008

Accesso persistente per oggetti digitali ad accesso libero

Valdo Pasqui, University of Florence

Una delle principali finalita degli archivi ad accesso aperto (Open Access Archives) e di favorire una piu ampia disseminazione della produzione scientifica e accademica. I docenti ed i ricercatori pubblicano on-line contenuti digitali (digital assets) ad accesso libero per diffondere i risultati delle proprie ricerche e per condividerli con altri studiosi ed esperti. Le universita, i centri di ricerca, le biblioteche e – limitatamente a sottoinsiemi delle proprie collezioni - anche i musei, gli archivi ed altre istituzioni culturali hanno promosso negli ultimi anni la costituzione di archivi ad acceso aperto. Queste collezioni digitali avranno una importanza sempre maggiore nel costituire il patrimonio informativo, culturale e scientifico (information literacy) da tramandare alle prossime generazioni. In futuro, una parte consistente – probabilmente la piu rilevante – della memoria delle istituzioni scientifiche, accademiche e culturali sara formata da oggetti “nati” digitali, conservati in archivi ad accesso aperto. Per garantire la sopravvivenza di queste risorse e la loro citazione occorre che le comunita accademiche e scientifiche si impegnino fortemente nella conservazione a lungo termine dei propri archivi digitali.

Open the Report [PDF, 324 KB], Published 23nd October 2008

Problematiche di gestione documentale clinica

Nell’Azienda ULSS di Asolo e attivo un gruppo di lavoro sulla gestione documentale, costituito da: Mario Po’; Annamaria Brosolo; Romeo Furlanetto; Simone Tasso; Lorenzo Tognon; Mario Durigon; Elio Soldano; Michele La Penna; Vito Lo Russo

Per far fronte ad una corretta ed evoluta gestione dei dati archiviati, l’Azienda ULSS di Asolo (Regione del Veneto, Italia) ha realizzato un Deposito Digitale Clinico, mediante archiviazione digitale sostitutiva delle proprie cartelle cliniche, permettendo la consultabilita on-line di oltre 6.000.000 di cartelle. La cartella clinica digitale risponde ai requisiti previsti dalla normativa vigente per l’originale di tipo sostitutivo. Nonostante il supporto digitale possa sostituire l’originale, le cartelle cliniche in formato cartaceo sono state rigorosamente conservate nell’Archivio centrale; le valutazioni di esperienze attuali sulla conservazione a lungo termine dei supporti digitali non danno ancora sufficienti garanzie in proposito.

Open the Report [PDF, 260 KB], Published 23nd October 2008

Un modello di dati per i metadati di conservazione

Angela Di Iorio Fondazione Rinascimento Digitale, Florence

Nel giugno 2003 OCLC e RLG hanno creato un gruppo di lavoro internazionale sulle “strategie di implementazione dei metadati di conservazione” che avrebbe lavorato per due anni. Il Preservation Metadata:Implementation Strategies working group (PREMIS WG) era composto da 30 esperti, che rappesentavano le biblioteche, i musei, gli archivi, le agenzie di governo ed il settore privato, di 5 paesi diversi. L’obiettivo e stato quello di definire un “insieme di base di metadati di conservazione” per la comunita della conservazione digitale. Nel Maggio 2005 e stato pubblicato un rapporto conclusivo, che ha incluso un modello per i metadati di conservazione ed un dizionario nella versione 1.0. Al momento l’attivita di implementazione e supportata dal gruppo di “maintenance” che sovraintende alla mantenimento dello schema e alle revisioni del dizionario dei dati.

Open the Report [PDF, 248 KB], Published 23nd October 2008

Strategie di conservazione digitale nelle Pubbliche Amministrazioni

Ilaria Pescini, Regione Toscana

Il fenomeno della trasformazione delle memorie documentarie in memorie digitali e frutto di un processo inarrestabile di mutamento dei vari settori di attivita verso modi e strumenti telematici di produzione e comunicazione. L’uso di procedure automatizzate anche nel trattamento documentale ha l’obiettivo di razionalizzare l’attivita valorizzando il sistema di relazioni organizzative proprie della pubblica amministrazione. Lo sfruttamento delle potenzialita dell’informatica, connesso ad una razionalizzazione organizzativa, deve avere come fine ultimo il miglioramento dell’efficienza nello svolgimento delle varie attivita. Uno dei passaggi chiave nella trasformazione del sistema documentario tradizionale a sistema informativo specializzato, gestito tramite la tecnologia informatica e telematica, e quello della gestione e conservazione a lungo termine degli archivi digitali. La conservazione a lungo termine delle risorse digitali e un processo finalizzato all’utilizzazione nel lungo periodo degli archivi informatici che devono essere resi disponibili nel tempo, garantendo che ogni documento che li compone risulti accessibile, utilizzabile (leggibile e intelligibile) e che sia conservato integro ed autentico, anche nel lungo periodo.

Open the Report [PDF, 237 KB], Published 23nd October 2008